• IN MANUS TUAS

    Vi darò buone notizie dal Paradiso

    Sono davvero tante, sono tante le cose che vorrei dire a tutti, sono tante! Ma una sola resta la più importante: In Manus Tuas, In Manus Tuas, In Manus Tuas! Sì, dite questo a tutti da parte mia: IN MANUS TUAS! E’ questa l’unica cosa importante: il pieno e completo abbandono alla volontà del Padre, sia quando a noi pare bella, sia quando a noi pare brutta, credere sempre che tutto è un dono squisitissimo e delicatissimo della tenerezza dell’Amore del padre per noi! In Manus Tuas, Domine, grazie Papà! E, un’altra cosa… l’ho sempre amato! Dite questo da parte mia. E un bacio nel Signore a tutti. + Salvatore Boccaccio vescovo

  • è tempo ora

    è tempo, ORA ...

    E' il tempo ora della nostra trasfigurazione... Tempo di girarci verso la Luce , perché la luce E' GIA' QUI! E' il Dio che portiamo dentro e che deve erompere dalla mia tenebra come il sole dalla notte, come il mistero erompe dalla creazione e a Pasqua rovescerà la pietra per dire che la notte è vinta per sempre! Un salmo esorta "Guardate a lui e sarete raggianti". Guardate a lui e non avrete più volti oscuri ...

  • esponiamoci alla sua luce

    esponiamoci alla Sua luce!

    E allora piantiamo la nostra tenda davanti a Cristo, esponiamoci alla Sua luce, abitiamola, godiamo di quella luce come la luna gode del sole. La luce non è nostra ma noi possiamo, come lune davanti al sole, assorbire la luce e poi irradiarla e diventare raggianti. Occhi lucenti, corpi luminoso, astri che a loro volta indicano il cammino ad altri. Così hanno fatto i discepoli, così ha fatto Maria icona splendente del nostro futuro… Padre ERMES RONCHI dei Servi di Maria.

  • Mater Misericordiae!

    Maria Madre della Tenda

    Madre di Gesù e madre nostra, prega per noi ora, affinché l’umanità si risvegli e decida veramente per la costruzione di una nuova civiltà dell’amore; Ti ascolti, Ti risponda e riponga in Te fiducia. Prega per noi, ora, affinché gli uomini si risveglino dal sonno della non vita e vengano a Te in un abbandono fiducioso per essere ricondotti a Gesù. Fa' splendere la tua luce, Madre, e mostraci la via della salvezza. Madre della Tenda, prega per noi

  • Con Chiara nei deserti della vita ...

    Con Chiara nei deserti della vita ...

    Desideriamo percorrere i ‘deserti’ del mondo e ascoltare il grido di chi non ha più voce, raccogliere il dolore di chi è disperato certi che anche le lacrime, raggiunte dal raggio dell’Amore, possono risplendere di Luce divina nel firmamento dell’eternità e trasformarsi in splendidi arcobaleni che illuminano le nostre città. Sempre Uniti nel portare la Rivoluzione del Vangelo in tutto il mondo - Chiara Amirante

  • Nella gioia del RISORTO!

    Nella gioia del RISORTO!

    L'annuncio cristiano dice: Dio si è fatto uomo, si è reso presenza umana, carnale, dentro la storia "Perché cercate tra i morti colui che è vivo?" Luca 24

  • Integer vitae nulla!

    Vorrei dirvi una cosa ...

    Non temete! Se Colui che E' da principio, non ha disdegnato questi sassi, non disprezzerà neppure i macigni del vostro povero cuore. Sappiate offrirglieli, perchè stabilisca in mezzo agli uomini il suo domicilio. E continuerà anche per il vostro SI, l'avventura della Redenzione DON TONINO BELLO...

  • Suspendisse neque tellus

    Nel deserto della mia vita, Signore ...

    hai voluto piantare la Tua tenda. Ogni giorno mi chiedo come sia possibile e nella carne risuona la Tua voce che viene a dirmi che non è opera mia. Tutto è veramente grazia, Signore, ed io voglio cantare la melodia della Tua infinta misericordia ...

  • Curabitur faucibus

    LA DIMORA DI DIO CON GLI UOMINI

    Udii allora una voce potente che usciva dal trono: «Ecco la dimora di Dio (la tenda) con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il "Dio-con-loro". E tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate» Apocalisse 21, 3-4

lunedì 28 febbraio 2011

Come si può tornare nel grembo materno una seconda volta?...





Con l'immagine del nascere di nuovo il Maestro intende dire che il Regno di Dio, pur essendo una realtà comunitaria, è strettamente legato a un mutamento personale, a una presa di distanza radicale dal proprio passato. In sostanza, il rinnegamento di sé che deve essere un atteggiamento permanente come è permanente la necessità della conversione. Con l'immagine del "nascere dall'alto", Gesù intende dire che la Legge di Mosè non è in grado di formare l'uomo al Regno di Dio. Occorre il dono di una vita nuova che scende dall'alto e che trasforma la persona nel suo intimo ...

Come possiamo comprendere la risposta di Gesù è sconvolgente: afferma che è tutto inutile. Per entrare nel regno di Dio è necessario un rinnovamento totale alla radice, proprio come entrare nella vita con un nuovo essere. Ma nascere, entrare nella vita non dipende da noi, ma da Dio. Nessuna ricetta può permettere a Nicodemo e ad Israele, che egli rappresenta, di convertirsi, di assicurarsi l'accesso al regno. La rinascita avverrà nel segno dell'acqua, nel battesimo, ma sarà opera dello Spirito Santo ...

In ebraico spirito si dice ruah, che significa anche soffio (di vento); Gesù prende l'occasione del doppio significato per aggiungere un esempio pratico: … il soffio dove vuole soffia e il rumore di esso tu ascolti, ma non sai donde viene e donde va ...

Così è di chiunque è nato dallo Spirito.



Giovanni dice che la verità "si fa", perché solo chi vive nella luce, parla parole di luce.
Tutti gli altri, pur essendo sinceri, non fanno che comunicare il buio che hanno dentro

Ogni vivente dia lode al Signore!




Donaci Signore l’animo innocente di un bambino. Donaci un cuore puro capace di contemplare la bellezza di tutto il creato e di ogni tua creatura. Donaci di saperci stupire ancora dinnanzi al miracolo dello sbocciare di un fiore, alla maestosità del firmamento, alla meraviglia di un tramonto - Chiara Amirante
 

Non uccider l'incanto!
Quando guardi una cosa non dire il solito:

 "Chissà quanto vale",
ma anche: "Quant'è bella!"
Coltivare lo stupore è educare
 la parte più delicata dell'uomo.

Chi si stupisce, ama senza cupidigia.
Chi si stupisce, è in pace con sé e con il creato.
Chi si stupisce, ad un certo momento,

 si inginocchia.

domenica 27 febbraio 2011

I SANTI





D’altra parte avevo accettato, dopo un lungo percorso, la verità della fede cristiana, che arrivava a me con il suo bagaglio di letteratura: i Vangeli, il resto della Bibbia, gli approfondimenti teologici…
C’era una separazione fra la mia interiorità e la dottrina religiosa.
Ho notato che nei santi questo non accade. Il rapporto con Dio non è di tipo dottrinale ma esistenziale. Questo non vuol dire che i santi non abbiano una cultura teologica. Vuol dire che quella cultura dottrinale è stata assimilata, digerita, grazie al calore del rapporto vivo con Dio.
Dio è vita: sembra un’affermazione lapalissiana dal momento che quando diciamo ‘Dio’ intendiamo il creatore della vita. Ma dire che Dio è vita è necessario per chiarire che Dio non è un manuale di religione: Dio non è il catechismo, anche se il catechismo serve. In altre parole, se quando pronunciamo la parola ‘Dio’ sentiamo il peso di discorso religioso complesso, siamo fuori strada.
Se quando diciamo ‘Dio’ avvertiamo  il calore radioso del Padre Creatore, allora ci siamo. Se avvertiamo la presenza di Dio solo quando partecipiamo a una funzione liturgica siamo fuori strada. Se avvertiamo il sapore di Dio quando sentiamo una bella canzone d’amore, allora ci siamo.
Sia detto per inciso: i santi sono stati tutti così.
Siamo fatti per stare a nostro agio con Dio.
Il Paradiso è l’opposto della noia, che invece è la caratteristica dell’inferno.
Dio non è  solo creatore, è anche creativo. Dio è un’artista e le opere d’arte non stancano né annoiano. Se il Signore non annoia non si capisce perché devono essere noiosi quelli che parlano di Lui. Se sono noiosi è perché ne sanno poco. Perciò i santi erano affascinanti: avevano dimestichezza con Lui, vivevano con Lui.

Pippo Corigliano
Preferisco il Paradiso

Preghiera del blog … E Gioia sia!


Signore del Cielo e della Terra
Dio Onnipotente che hai creato ogni cosa
Sei infinitamente più grande di ogni nostro pensiero
Se dico sei bellezza
Tu sei infinitamente più grande
perche’ hai creato la bellezza
E cosi’ d’ogni cosa possa pensare
Tu sei infinitamente oltre…

Signore nostro,
infinitamente grande,
Ti sei fatto piccolo per svelarci il Tuo Volto
Facendoci sapere che sei Amore!
Ci hai creati per Amare ed essere Amati,
Prendici per mano nella difficile strada della vita
Per raggiungere le vette dell’eternita’
Vivendo e diffondendo fin da ora la Gioia piena
Che e’ costata il Tuo Preziosissimo Sangue

Padre Celeste
Dio d’Amore che perdoni molto a chi molto ama
E gioisci per quanti tornano a Te,
Donaci di esser capaci di svelare il Tuo Volto
Facendo nascere il Cielo la’ dove ci sono tenebre
Mostrando il tuo volto ovunque e sempre.

Maestro Gesu’
Che sei il Figlio di Dio
Capace di amarci in modo cosi’ smisurato
Da consengarti ancora oggi nelle mani degli uomini
Prima per farti crocefiggere
Ora e fino all’ultimo giorno nell’Eucarestia
Per essere una cosa sola con noi!
Donaci Signore Gesu’ di trasmettere il Tuo Amore
anche solo con uno sguardo!

Spirito Santo
Promesso dal Padre attraverso Gesu’
E donatoci come Difensore e Custode
Resta sempre al nostro fianco
Ispirandoci pensieri, parole, azioni…
Senza di Te nulla ha vita
Senza di Te nulla esiste
Senza di Te nulla ha senso…
Resta con noi Spirito di Dio
Riempi i nostri cuori del Tuo Fuoco
per riscaldare ogni persona del Tuo Amore!

Signore Dio,
Padre, Figlio e Spirito Santo,
Grazie di cuore per il dono di
Maria Regina della Pace
come Madre per tutti noi!

Madre Celeste
custodisci tutti noi
Stendendo il Tuo Manto sulle nostre famiglie
Perche’ possiamo realizzare il Progetto d’Amore
Che da sempre Dio ha pensato per ciascuno di noi.

Attraverso Maria ci
consegnamo nelle Tue Mani Signore!

Grazie per tutto quello che abbiamo
Grazie per il Tuo Amore
Che ci raggiunge attraverso
Le persone care che fino ad ora
Ce lo hanno trasmesso e testimoniato
Grazie per ogni cosa che ci capita
Al di la’ che a noi appaia bella o brutta, buona o cattiva…
Grazie perche’ ogni cosa e’ un dono squisitissimo della Tua Tenerezza
A volte difficile da comprendere…
Ma ci fidiamo di Te perche’ Tu sei Dio!
Vogliamo Amarti e dirti il nostro
Grazie di Amore fino al giorno
In cui potremo rincontrarci tutti in Cielo per sempre!
…amen.


 Blog EGIOIASIA.com

giovedì 24 febbraio 2011

O Immacolata Concezione ...



Ave Maria!
O Immacolata Concezione, rifugio dei peccatori e madre piena d'amore, cui Dio ha voluto affidare tutto l'ordine della Misericordia, eccoci ai Tuoi piedi, noi poveri peccatori.

Te ne supplichiamo, accetta le nostre persone interamente come Tuo bene e Tua proprietà. Opera in noi secondo la Tua volontà nella nostra anima e nel nostro corpo, nella nostra vita, nella nostra morte e nella nostra eternità. Disponi anzitutto di noi come Tu vuoi, perché si realizzi pienamente ciò che è detto di Te: la Donna schiaccerà la testa del serpente. Che nelle Tue mani purissime diventiamo strumenti del Tuo Amore, affinché si estenda senza fine il Regno del Cuore Divino di Gesù.

(riduzione della consacrazione di P. Massimiliano Maria Kolbe)

 


O Maria, regina del mondo e madre di bontà, fiduciosi nella Tua intercessione
affidiamo a Te le nostre anime ... A
ccompagnaci ogni giorno alla Fonte della gioia,
donaci il Salvatore,rendici figli e fratelli. Noi ci consacriamo a Te, Regina dell'Amore!

NEK E DON TONINO CATALANO - ' ITALIA SUL DUE ' Rai2




" Dio no nè una divinità, ma qualcuno che entra
nella vita di ciascuno di noi ed opera ...
NEK


mercoledì 23 febbraio 2011

Il Papa: «Privo di fede l'universo è un sepolcro senza futuro»



 
"Privo della luce della fede l'universo intero finisce rinchiuso dentro un sepolcro senza futuro, senza speranza". Lo scrive Benedetto XVI nel messaggio per la Quaresima, presentato oggi in Vaticano. "La fede nella risurrezione dei morti e la speranza della vita eterna - spiega - aprono il nostro sguardo al senso ultimo della nostra esistenza: Dio ha creato l'uomo per la risurrezione e per la vita, e questa verità dona la dimensione autentica e definitiva alla storia degli uomini, alla loro esistenza personale e al loro vivere sociale, alla cultura, alla politica, all'economia".

"Il nostro immergerci nella morte e risurrezione di Cristo attraverso il Sacramento del Battesimo, ci spinge ogni giorno - continua Papa Ratzinger - a liberare il nostro cuore dal peso delle cose materiali, da un legame egoistico con la 'terra', che ci impoverisce e ci impedisce di essere disponibili e aperti a Dio e al prossimo".

Per il Pontefice, "attraverso le pratiche tradizionali del digiuno, dell'elemosina e della preghiera, espressioni dell'impegno di conversione, la Quaresima educa a vivere in modo sempre più radicale l'amore di Cristo". In particolare, "il digiuno, che può avere diverse motivazioni, acquista per il cristiano un significato profondamente religioso: rendendo più povera la nostra mensa impariamo a superare l'egoismo per vivere nella logica del dono e dell'amore; sopportando la privazione di qualche cosa - e non solo di superfluo - impariamo a distogliere lo sguardo dal nostro 'io', per scoprire Qualcuno accanto a noi e riconoscere Dio nei volti di tanti nostri fratelli. Per il cristiano - dunque - il digiuno non ha nulla di intimistico, ma apre maggiormente a Dio e alle necessità degli uomini, e fa sì che l'amore per Dio sia anche amore per il prossimo".

"Il diavolo è all'opera e non si stanca, neppure oggi, di tentare l'uomo che vuole avvicinarsi al Signore" scrive Papa Ratzinger, soffermandosi sul Vangelo che sarà letto domenica 13 marzo. "Il combattimento vittorioso contro le tentazioni, che dà inizio alla missione di Gesù è un invito a prendere consapevolezza della propria fragilità per accogliere la Grazia che libera dal peccato e infonde nuova forza in Cristo, via, verità e vita". È un deciso richiamo a ricordare come la fede cristiana implichi, sull'esempio di Gesù e in unione con Lui, una lotta "contro i dominatori di questo mondo tenebroso". Dall'eterna lotta contro il demonio, infatti, "Cristo ne esce vittorioso, per aprire anche il nostro cuore alla speranza e guidarci a vincere le seduzioni del male".



 Con Cristo siete sepolti nel Battesimo,
con lui siete anche risorti
” (cfr Col 2,12)
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"M'invochera' e io l'esaudirò"
Cappella Musicale Pontificia Sistina



Grazie al blog http://blessingsandbroderie.blogspot.com

TRACCE - Incontro 22 febbraio 2011





Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno più vino". E Gesù rispose: "Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora".

La madre dice ai servi:
 "
Fate quello che vi dirà".
Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili. E Gesù disse loro: "Riempite d'acqua le giare"; e le riempirono fino all'orlo. Disse loro di nuovo: "Ora attingete e portatene al maestro di tavola". Ed essi gliene portarono. E come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo e gli disse: "Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un po' brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono".  Gv 2, 1-10

San Giovanni raccoglie nel suo Vangelo una frase meravigliosa della Vergine, la cui “voce” ascolteremo una sola volta nell’intero vangelo giovanneo. Nella narrazione l'evangelista ci riferisce che Maria, rivolta agli inservienti, disse loro: “Fate quello che vi dirà” (Gv 2, 5) Il segreto è tutto qui: condurre le anime a porsi davanti a Gesù e a chiederGli
Dei tanti invitati a quelle vivaci nozze di paese, soltanto Maria si accorge che manca il vino (cfr Gv 2, 3). Se ne accorge lei sola, ed immediatamente. Come ci risultano familiari le scene della vita di Cristo! In quelle scene la grandezza di Dio si intreccia con la vita più comune e più quotidiana. È tipico della donna di casa avveduta e prudente notare una manchevolezza, badare ai piccoli dettagli che rendono amabile la vita: tale è il comportamento di Maria.


- L'apostolato cristiano, il nostro, quello comune di ogni uomo o donna che vivono come uno dei tanti tra i loro simili,  può essere una grande catechesi in cui, mediante il rapporto personale, l'amicizia leale e autentica, si risveglia negli altri la sete di Dio e li si aiuta a scoprire orizzonti nuovi: con naturalezza, con semplicità,  con l'esempio di una fede ben vissuta, con la parola amabile, ma piena della forza della verità divina.

- Facciamoci più audaci!  L'aiuto di Maria, Regina apostolorum, non ci mancherà. Perché la Madonna, che è sempre Madre, sa mettere i suoi figli di fronte alle loro specifiche responsabilità. A coloro che si avvicinano a Lei e ne contemplano la vita, Maria fa sempre l'immenso favore di portarli alla Croce, di porli di fronte all'esempio del Figlio di Dio. In questo confronto si decide la nostra vita cristiana : Maria intercede perché la nostra condotta culmini nella riconciliazione del fratello minore — noi, tu e io — col Figlio primogenito del Padre. 
- Molte conversioni, molte decisioni di quanti con dedizione di sono messi al servizio di Dio, sono state precedute da un incontro con Maria. La Madonna ne ha alimentato il desiderio di ricerca, ha stimolato maternamente le inquietudini dell'anima, ha promosso il desiderio di un cambiamento, di una vita nuova. E così quel fate ciò che Lui vi dirà si è trasformato in opere di amorosa donazione, in vocazione cristiana che illuminerà, da quel momento in poi, tutta la vita.


Se la nostra fede è debole, ricorriamo a Maria. Per il miracolo delle nozze di Cana, compiuto da Cristo per la preghiera di Sua Madre, i suoi discepoli credettero in lui (Gv 2, 11). Maria, nostra Madre, intercede continuamente presso suo Figlio perché ci ascolti e si manifesti anche a noi, cosicché possiamo proclamare:  «Tu sei il Figlio di Dio».
Ripetiamo insieme:
– Dammi, o Gesù, questa fede che desidero davvero! Maria, Madre e Signora mia, fa’ che io creda ben al di là di ogni segno tangibile, che non abbia sempre bisogno di “toccare” per “credere”, e che speri sempre oltre ogni speranza!!

Signore Gesù, per intercessione di Maria, tua e nostra Madre, ti chiediamo insieme di saperTi trovare nel nostro quotidiano. Sia nella gioia che nel dolore, fa’ che sappiamo trovare in ogni cosa il senso che ci porti a scoprire il disegno che il Padre ha per ciascuno di noi.
– Dammi, o Gesù, ….
Signore Gesù, trasforma il vino mediocre delle nostre esistenze, col quale ci inebriamo di egocentrismo, in bevanda rigenerante per il nostro prossimo, affinché la festa della vita in Te sia piena e condivisa.
– Dammi, o Gesù, ….
Signore Gesù, allontana da noi lo scoraggiamento se e quando dovesse capitare che Tu non risponda alle nostre richieste ed ai nostri bisogni! Manda il Tuo Spirito di fortezza, di pace e di gioia, affinché possiamo sempre sentirTi Risorto e vincente anche sui nostri mali e le nostre povertà. Tu, nostra pace e nostra speranza.
– Dammi, o Gesù, ….


Signore Gesù, dona a chi ha deciso di seguirTi di divenire contagioso di gioia e speranza, di farTi nascere nei cuori di quanti incontra con generosità ed umiltà, ad immagine della Regina degli Apostoli che ha meditato tutto nel silenzio del Suo Cuore Immacolato e si è fatta cooperatrice della Salvezza. Rendici servi inutili, consapevoli che tutto è grazia, ma anche che tutto possiamo in Te che ci dai la forza! (cfr Fil 4,13).

AMEN! 



Nell’episodio delle nozze di Cana, san Giovanni presenta il primo intervento di Maria nella vita pubblica di Gesù e mette in luce la sua cooperazione alla missione del Figlio – Giovanni Paolo II

martedì 22 febbraio 2011

Siamo qui a lodarTi! ....





VI ASPETTIAMO STASERA
martedì 22 ore 21,00
Rettoria Sant'Antonio

" Fate quello che vi dirà "

 
San Giovanni raccoglie nel suo Vangelo una frase meravigliosa della Vergine. Narrando le nozze di Cana,  l'evangelista ci riferisce che Maria, rivolta agli inservienti, disse loro: Fate quello che vi dirà (Gv 2, 5) Il segreto è tutto qui: condurre le anime a porsi davanti a Gesù e a chiedergli: Domine, quid me vis facere? (Signore, che cosa vuoi che io faccia?) At 9, 6

lunedì 21 febbraio 2011

SIAMO PRODIGI!... Veni Sancte Spiritus ...

... E Guarisci Il Nostro Essere Intero!

Aggiornamento ore 22.42
L'incontro del 21 febbraio 2011 - 
QUI



Una pillola per dormire,
e una per restare sveglio;
una pillola per la nausea
e una per digerire;
una pillola ricostituente
e una per dimagrire;
una pillola per il fegato
e una per il cuore,
una pillola per la pressione alta
e una per quella bassa.
Sono una farmacia ambulante, Signore,
una collezione di acciacchi,
un rottame che fatica
a restare in piedi.
Queste pillole e questi medici
mi curano un pezzo alla volta,
come se fossi
un mucchio di organi
tenuti insieme
da un invisibile nastro adesivo.
Ma io sono qualcosa di più,
sono una persona sola,
una persona intera,
una persona che sta male.
Per questo sono venuto da te, Signore,
dopo tanto tempo,
dopo una lunga assenza,
dopo troppa distanza.
Non ti chiedo di guarire le mie malattie
ma di guarire me.
Che è tutta un’altra cosa.
So che non mi darai ricette
ma Parole di vita eterna;
so che non mi somministrerai pillole
ma cibo per la vita eterna.
E sarò di nuovo un uomo.
E sarò di nuovo vivo.


Eric Pearlman



L'ARTE DI AMARE è un percorso di conoscenza di sé e guarigione del cuore ... Condividiamo QUI l'incontro del 17 gennaio u.s. Potrete trovare i precedenti momenti di formazione con Chiara Amirante, in streaming, allo stesso indirizzo... Buona visione

Cenacolo LA TENDA





Purificatevi, cristiani, (come la pergamena deve essere ripulita e purificata) in modo che Gesù possa essere scritto in voi, come in un libro, e il vostro nome possa essere impresso nel libro di Dio - Pietro di Celle, abate benedettino del XII sec.

Maria, Sede della Sapienza, PREGA PER NOI!


mercoledì 16 febbraio 2011

... La tua mano è nella mano di Gesù?





" ... La tua mano è nella mano di Gesù? A chi stai dando la mano? Da chi ti stai lasciando condurre nei tempi, nei modi e nei contenuti della tua preghiera? La tua è una preghiera di richiesta, è una preghiera di ringraziamento? Sia Maria ad insegnarci, Lei che alla scuola di Gesù c'è rimasta a lungo, lei che per 30 anni ha contemplato questo Gesù che sapeva essere Figlio di Dio, che se ne stava in silenzio. Un Gesù che non ha operato alcun miracolo per 30 anni. Ecco, sia lei che a questa scuola si è costruita ed è cresciuta come Madre di Dio e come Madre della Chiesa, sia lei a condurci per mano e a condurci  nella mani di Gesù" Don Giacomo Pavanello*
 VIDEO DELL'OMELIA  

* Omelia di don Giacomo del Vangelo secondo Marco 8,22-26: "Giunsero a Betsàida, dove gli condussero un cieco pregandolo di toccarlo. Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori del villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: «Vedi qualcosa?». Quegli, alzando gli occhi, disse: «Vedo gli uomini, poiché vedo come degli alberi che camminano».
Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente e fu sanato e vedeva a distanza ogni cosa. E lo rimandò a casa dicendo: «Non entrare nemmeno nel villaggio»

Pellegrinaggio dei sacerdoti di "Nuovi Orizzonti" a Fatima in ringraziamento alla Santa Vergine per il riconoscimento internazionale dell'Opera. (il documento del Pontificio Consiglio per i Laici porta la data dell'8 dicembre 2011, Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria)

TRACCE - Incontro 15 febbraio 2011




 I PRIMI DISCEPOLI


Il giorno dopo Giovanni stava ancora
là con due dei suoi discepoli e, fissando
lo sguardo su Gesù che passava, disse:
«Ecco l'agnello di Dio!». E i due discepoli,
sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano,
 disse: «Che cercate?». Gli risposero:
«Rabbì (che significa maestro), dove abiti?».
Disse loro: «Venite e vedrete».
Andarono dunque e videro dove abitava e
quel giorno si fermarono presso di lui;
erano circa le quattro del pomeriggio.

Gv 1, 35-39

·       
 --- Gesù”passa”: passa di là e non si ferma. Il Battista sembra essere più «stanziale» (“immerge” nello stesso luogo, nel quarto Vangelo, per tre giorni di fila - cfr. Gv 1:28;29 e 35), Gesù si sposta continuamente. Chi intende stare con lui è obbligato ad “andare”: non viene promessa, né permessa (sembrerebbe!) alcuna stabilità o, quantomeno, alcuna staticità. Stare con Gesù significa camminare con lui; più specificamente, significa seguirlo: ed è proprio quanto faranno i suoi primi due discepoli, che lasceranno il Battista ed il luogo presso cui egli battezzava per mettersi al seguito di questo che il loro maestro aveva riconosciuto come l'«agnello di Dio», il messia promesso dalle Scritture e atteso daIsraele.

·         --- Il Battista «indirizza» correttamente lo sguardo dei suoi stessi discepoli, invitandoli a dirigerlo verso Gesù. Come a dire, senza bisogno di dirlo: EccoLo! è a Lui che dovete guardare, non a me; e, va da sé, è Lui e non me che dovete seguire. Detto, fatto. I suoi sembrano intendere al volo e, senza nemmeno congedarsi dall'amato maestro, si mettono al seguito di Gesù.
·         Noi che siamo già certi di seguire l’Agnello, possiamo essere come il Battista capaci di indirizzare lo stesso sguardo di altri verso Colui che ha la missione di annunziare agli uomini i misteri divini e che testimonia ciò che ha visto e udito presso il Padre, affinché possano compiere la stessa scelta di SEQUELA! Questo ha desiderato ardentemente lo stesso Giovanni; questo dobbiamo desiderare noi, che pensiao di camminare già con Lui … Grazie, Signore per tutti i “giovannibattista” che ci hanno permesso di volgere lo sguardo a Te e ti hanno indicato a noi come datore di ogni bene e ci hanno testimoniato per fede che il regno è già qui, ora!

·        --- I due discepoli del Battista muovono timidamente i primi passi, dietro Gesù, che si volta e domanda loro «Che cosa cercate?». Si volta, anzitutto: gesto significativo! Con questa azione, Gesù mostra all’altro il Suo volto. Li guarda e si lascia scrutare: non dà loro le spalle. La sequela di Gesù è del tutto particolare, è un cammino da compiere stando «faccia a faccia» con Gesù che, secondo l'evangelista, mostra il volto stesso di Dio: è uno «starsi di fronte» il discepolato, un camminare che richiede riconoscimento, non sudditanza o dipendenza.
·         Stupendo discepolato! Per queste, che sono le prime due persone che si mettono alla sequela di Gesù, non si parla di chiamata. Egli infatti non le chiama. Sono loro stesse, piuttosto, che si mettono a seguirLo, compiendo peraltro la scelta di abbandonare il loro primo maestro. «Che cosa cercate?», le prime parole che Gesù pronuncia all'interno del quarto Vangelo. Sentiamola rivolta anche a noi, sui odierni interlocutori, quella domanda fondamentale! A questa siamo chiamati a rispondere, non tanto  attraverso una confessione di fede verbale, quanto piuttosto attraverso la prassi che ci dichiariamo disposti e disposte a vivere.
Attingiamo dal Santissimo Sacramento, da questo faccia a faccia di grazia, dall’intimo dialogo, da un eloquente silenzio rigenerante (tanto è grande Colui che contempliamo faccia a faccia!..). Quante grazie può donarci, quando a Lui ci esponiamo, astro rilucente, sole di giustizia e misericordia! Vieni, Luce dei cuori e rendici luce!---Nella vita del discepolo, la domanda che Gesù gli rivolge deve rimanere aperta, deve accompagnare il suo percorso e costituire la sua «sana inquietudine quotidiana», in modo tale da evitare la facile illusione di aver trovato tutte le risposte, prima ancora che vengano posti gli interrogativi. Gesù non è «la risposta» per così dire «preconfezionata» alle molteplici, contraddittorie e spesso incomprensibili situazioni della vita: può diventarlo, per chi si dispone a seguirLo, nel momento in cui si cammina «come egli ha camminato» e, lungo questo perenne itinerare, si mantiene la sete di domande e la disponibilità a lasciarsi interrogare sempre di nuovo da Dio, dalla vita e dagli incontri di cui essa è fatta.Senza porsi domande e senza porle, il cammino, la sequela, rischiano inevitabilmente di interrompersi e, quel che è peggio!, rischiamo di smarrire la coscienza autentica della nostra precarietà.
"Comincio sempre la mia
preghiera in silenzio, perché è
nel silenzio del cuore che Dio parla.
Dio è amico del silenzio:
dobbiamo ascoltare Dio perché
ciò che conta non è quello che
diciamo noi, ma quello che Lui
dice a noi
e
attraverso di noi"
- Madre Teresa -

Alla domanda di Gesù, domanda risponde: Rabbi, dove abiti? Molti indicano che l’interrogativo suoni più propriamente come un Rabbi, dove rimani? Il che equivale a dire Maestro, cerchiamo di capire dove rimani! Rimanere è verbo ricorrente, nel vangelo di Giovanni, usato nell’accezione di della vicinanza, della relazione e della loro continuità. Forse è proprio il verbo che più intimamente lega a Gesù:
[4]Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. [5]Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. [6]Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. [7]Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. [8]In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. [9]Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. [10]Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. [11]Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Gv 15, 4-11
·         Il «vedrete» (espresso al futuro e non all'imperativo) sarà allora una conseguenza del mettersi alla sequela: chi seguirà vedrà e vedrà perché avrà seguito. Chi va con Gesù, insomma, chi percorre insieme a Lui la via che Egli stesso ha percorso, costui, costei, vedrà: vedrà dove rimane Gesù. E Gesù, secondo Giovanni, rimane presso Dio: ma vi rimane (e qui sta il fulcro) come messia sconfitto agli occhi delle logiche di potere. Come a dire: chi gli va dietro non deve aspettarsi un destino diverso
·         «Vedere»  è un altro dei verbi-chiave del quarto Vangelo: viene utilizzato, nel nostro passo, come verbo della verifica, dell'esperienza; il suo perfetto, οιδα – oida, ha uno stretto legame con il verbo sapere. Insomma: chi vede, conosce. Ed è questo l'invito che fa Gesù a questi suoi primi, ignari e improvvisati discepoli: venite e conoscerete. Però nel senso di un conoscere eminentemente pratico, figlio di quel cammino fecondo che non c'è modo di eludere se veramente si vuole divenire, ogni giorno di nuovo, discepole e discepoli.
·         E così succede: i due vanno e vedono (e presumibilmente comprendono).

Convinti da ciò che vedono, decidono di rimanere anche loro là dove Gesù rimane: è la nascita della comunità, che «pianta la sua tenda» nel luogo in cui Gesù l'ha piantata, nei pressi del Padre, nei paraggi di quelle donne e quegli uomini che il Padre comanda di amare senza riserve e nonostante le conseguenze a cui questo stesso amore porterà quanti lo mettono in pratica.

Instancabilmente Gesù ci accompagna. Illumina le nostre anime di una luce inattesa. E scopriamo che, se anche può rimanere in noi qualche oscurità, in ciascuno c’è soprattutto il mistero della sua presenza - frère Roger di Taize

domenica 13 febbraio 2011

RAI2 "SULLA VIA DI DAMASCO" con Mons. Giovanni D'Ercole e Chiara Amirante



clikka
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LA CARITA' TI CAMBIA LA VITA E LA FOLLIA
DELL'AMORE E' IL SEGRETO DELLA GIOIA
Mons. Giovanni D'Ercole


TRACCE - Incontro 11 febbraio 2011



 BERESHIT ... In principio ...

In principio,
c'era colui che è "la Parola".
Egli era con Dio,
Egli era Dio.
Egli era al principio con Dio.
Per mezzo di lui Dio ha creato ogni cosa.
Senza di lui non ha creato nulla.
Egli era la vita
e la vita era luce per gli uomini.
 Quella luce risplende nelle tenebre
 e le tenebre non l'hanno vinta

Gv 1, 1-5
Bibbia interconfessionale approvata
dalle principali chiese cristiane



San Giovanni, apostolo prediletto del Signore,
sottolinea che noi siamo realmente figli di Dio,
apparteniamo realmente alla famiglia che ha Dio
come Padre. E questo perché Gesù, Figlio unigenito,
è venuto a porre la sua tenda in mezzo a noi per
radunare tutte le genti in un'unica famiglia, in un
solo popolo ...




MARIA, Madre mia, con l’angelo Gabriele e tua cugina Elisabetta, lascia che ti ripeta ogni giorno “Ti saluto, piena di grazia!” . Voglio ascoltarti e somigliarti, voglio amarti e ringraziarti. Prendi la mia mano, stringila forte nella tua. Tienimi stretto/a a te. Cammina con me nel cammino della vita affinché io non mi perda e possa arrivare dove Gesù mi attende. Custodiscimi nel rifugio del Tuo Cuore Immacolato. Tu sei l’Immacolata Concezione!

AVE MARIA ..
Maria, sei stata concepita senza peccato. Sei rimasta Immacolata, senza la benché minima sozzura. Maria, Madre di Gesù, capolavoro della creazione, il più bello, il più delicato, il più bel fiore del Paradiso. Piena di grazia, rifugio sicuro, l’inviolata, l’inviolabile. Tabernacolo vivente del Figlio di Dio. Piena di grazia! E questa grazia, ora, la espandi su di noi,per aiutare i piccoli del Signore! Grazie, Maria! Tu, l’Immacolata Concezione.
AVE MARIA ..
Vergine Maria, quanto Lui desira, Tu desideri ardentemente. Quello che chiede, tu lo accordi interamente, immediatamente, senza restrizione, senza esitazione. Generosamente, con tutto il cuore e con tutta l’anima. Il Signore è con te e il Signore è in te ed in te rimarrà semrpe perché poiché tu sarai sempre ed unicamente Sua. Ti ha accompagnato lungo tutto l’arco della tua vita terrena; ti ha chiamato a vivere con Lui in corpo ed anima nella sua gloria per l’eternità. Tu sei l’Immacolata Concezione.
AVE MARIA ..
Maria, grazie alla tua sottomissione, la tua umiltà, la tua fiducia assoluta, hai riparato la colpa della disobbedienza e dell’orgoglio, della mancanza di fiducia da parte di Eva nei confronti del suo creatore. Eva ha perso i suoi figli. TU vieni a ricondurli sul cammino che porta a Gesù e ad offrirli al nostro Padre celeste. Ecco perché il Signore si è chianto su di te e ti ha amato di amore particolare. E ti ha scelta. Tu, la benedetta fra tutte le donne, l’Immacolata Concezione.
AVE MARIA ..
Maria, Gesù ci ha affidato a te, Sua Madre, ed ha fatto di te nostra madre. Per la disobbedienza e l’orgoglio del primo uomo, il peccato e la morte sono entrati nel mondo. Per tuo figlio Gesù, Maria, il peccato e la morte sono stati vinti. Al prezzo del suo sangue, ci ha restituito la vita ed ha compiuto ogni cosa per la gloria di Suo e nostro Padre. Tutti i figli di Eva osno peccatori, ma Gesù è venuto nel mondo per salvarli. E a te li ha affidati, Immacolata Concezione.
AVE MARIA ..
Maria, figlia tanto amata dal Padre creatore onnipotente; madre di Gesù, mio salvatore, il Figlio di Dio; sposa fedele dello Spirito Santo, Maria elevata al Cielo in corpo ed anima, tu che partecipi la gloria di tuo Figlio presso il Padre eterno. Maria, regina degli angeli e dei santi, regina del cielo e della terra, Maria madre di Gesù, madre della Chiesa di Cristo, mia Madre, davanti a te m’inchino, ti lodo e ti acclamo : Santa Maria, madre di Dio ed Immacolata Concezione!
AVE MARIA ..
Maria, tu sei santa, e potente sul cuore di Dio. La tua preghiera viene sempre ascoltata con benevolenza ed esaudita poiché sale a Lui con tanta purezza, tanto ardore e sempre per il bene di tutte le anime da ricondurre al Signore della Vita. Maria corredentrice, Maria Mediatrice, Maria, madre di tutte le grazie, prega per me, povero peccatore/povera peccatrice. Tu, l’Immacolata Concezione!
AVE MARIA ..
Maria, madre di Gesù, madre nostra, prega per noi ora, affinché l’umanità si risvegli ed inizi una nuova civiltà dell’amore. Ti ascolti, ti risponda e riponga in te fiducia. Prega per noi, ora, affinché gli uomini si risveglino dal sonno della non vita e vengano a te in un abbandono fiducioso per essere ricondotte a Gesù. O madre, fa splendere la luce per mostrarci la via della salvezza. Maria, Madre di Misericordia, prega per noi, o Immacolata Concezione!
AVE MARIA ..
Maria, intercedi per tutti gli agonizzanti. Assisti tutti e ciascuno, nell’ora della morte. Allora, che tutti rammentino la tua infinita bontà e la tua tenerezza, segno della misericordia del Padre dei Cieli. Che tutti rammentino che tutte le colpe, per gravi che siano, possono essere perdonate se proviamo pentimento, perché l’amore di Dio è più grande di tutti i peccati. Quando arriverà la mia ultima ora in questa terra d’esilio, ovunque io sia, sii con me anche Tu, o Immacolata Concezione!
AVE MARIA ..
Maria, al termine del giorno ti affidiamo i senza tetto. Tu che hai vagato in cerca di sicuro riparo, porta loro conforto. Madre, ti affidiamo quanti sono nel deserto di una vita vuota, vaga, non vita. Quanti vivono dipendenze, soprusi, abusi. Quanti cercano senza sapere di cercare, e negano l’amore, perché non hanno conosciuto Amore! Quanti anelano all’unità ma non trovano la via: sii tu esempio di abbandono ed umiltà, dedizione e silenzio, contemplazione e pace. Quanti cercano il dialogo, ma non trovano le parole; quanti parlano fin troppo e non sanno più ascoltare. Rendici Chiesa, Madre nostra, rendici capaci di testimoniare la gioia del Risorto con autenticità e di essere sale per riportare il gusto della vera vita in Dio. Rendici puri, vieni e contagia il nostro cuore col biancore del tuo, Cuore Immacolato dell’Immacolata Concezione!!!