e una per restare sveglio;
una pillola per la nausea
e una per digerire;
una pillola ricostituente
e una per dimagrire;
una pillola per il fegato
e una per il cuore,
una pillola per la pressione alta
e una per quella bassa.
Sono una farmacia ambulante, Signore,
una collezione di acciacchi,
un rottame che fatica
a restare in piedi.
Queste pillole e questi medici
mi curano un pezzo alla volta,
come se fossi
un mucchio di organi
tenuti insieme
da un invisibile nastro adesivo.
Ma io sono qualcosa di più,
sono una persona sola,
una persona intera,
una persona che sta male.
Per questo sono venuto da te, Signore,
dopo tanto tempo,
dopo una lunga assenza,
dopo troppa distanza.
Non ti chiedo di guarire le mie malattie
ma di guarire me.
Che è tutta un’altra cosa.
So che non mi darai ricette
ma Parole di vita eterna;
so che non mi somministrerai pillole
ma cibo per la vita eterna.
E sarò di nuovo un uomo.
E sarò di nuovo vivo.
Eric Pearlman
Nessun commento:
Posta un commento