Altri invece, sempre come accadde ai discepoli di Emmaus, camminano con Dio e conversano con Lui, lo toccano e lo ascoltano, ma non sanno chi Egli è davvero, lo scambiano per un forestiero.
A volte non si capisce il senso di contrasti e prove non tanto dall’esterno, ma proprio dal tuo intimo amico o dal tuo superiore o da chi comunque ha potere su di te, sia esso politico o religioso. Tutto ha un senso. Come diceva il Piccolo Principe: “l’essenziale è invisibile agli occhi”. Solo gli occhi del Cuore, la lettura Sapienziale degli eventi, alla Luce della Grazia di Dio, ci fa vedere oltre, anzi in profondità. Un mare mosso non permette la visuale del fondo.
“Gli occhi in fronte” del libro della Sapienza ci permettono di vedere anche quando il mare è mosso. Questo Dono solo Dio lo può concedere. A Lui va chiesto. Come accadde per Mose’, che da balbuziente dovette affrontare il faraone, si potrà capire che Dio sceglie strumenti deboli ma umili per manifestare la Sua Presenza. Come accadde per Mosè, inviato per chiedere la liberazione di Israele, ma impedito perché Dio stesso “rese duro il cuore del faraone”, entreremo in apparenti contraddizioni. Misteri che senza Dio restano inesorabili ed indecifrabili.
Solo la lampada della Fede alimentata dall’olio della Preghiera produrrà la luce della Sapienza capace di vedere oltre l’apparente non senso.
La preghiera soprattutto è la benzina del motore carità, l’aria dei polmoni della speranza, la legna e la scintilla del fuoco della fede. Non solo la nostra preghiera è importante ma anche l’intercessione di chi ci e’ accanto. Due o tre figure secondo me hanno un particolare filo diretto col Cielo: i bambini, i genitori per i figli, i malati. In particolare la preghiera di papà e mamma fanno breccia nel Cuore di Dio perché da Lui arriva la paternità e la maternità. Come la preghiera del bambino limpida e cristallina fatta di amore disinteressato. Sicuramente forte è quella di chi è nel dolore e offre soffrendo partecipando così misticamente alla Sua Passione.
Mi viene in mente Agostino e le sue Confessioni quando parla della madre Monica: “non era possibile si perdesse il figlio di tante lacrime”. Anche quando sembra effetto non ci sia, in realtà un recipiente si riempie e quando il destinatario della preghiera aprirà il rubinetto della Grazia tanto si avrà offerto e pregato per lui tanto più un Fiume, il Fiume di Dio, lo travolgerà rinnovandolo, ricreandolo, in pratica portando l’inesauribile Potenza e Forza della Resurrezione.